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giovedì 28 giugno 2012

Cultura e Solidarietà: a Roma un convegno sul Volontariato

Umanesimo, gratuità, cooperazione, formazione. È all’insegna di queste idee che si è aperto il primo Convegno a Roma dell’Associazione «Cultura e Solidarietà», Organizzazione di volontariato che dal 2009 opera presso il Duomo di Tivoli, garantendo la crescita culturale e formativa di molti adolescenti del quartiere medievale e promuovendo la riscoperta e la valorizzazione di quei luoghi della nostra Città che, seppur ricchi di storia e pregio, sono completamente ignorati dal turista meno attento, calamitato solo dal fascino dei siti più famosi.

Venerdì 18 maggio sono stati molti i tiburtini intervenuti a Santa Maria in Trastevere, presso cui si sono svolti i lavori sul tema L’esperienza del volontariato tra Cultura e Solidarietà. L’incontro, moderato da Matteo Di Vincenzo, organizzatore dell’evento con la Prof.ssa Maria Pia Trusiani, ha visto la partecipazione di illustri relatori che hanno declinato, dal proprio punto di vista e alla luce della loro esperienza, la parola «solidarietà». E l’invito alla cooperazione contro una crisi finanziaria, economica e soprattutto sociale, come quella attuale, è stato il leitmotiv della serata.

Dopo i saluti personalmente rivolti al pubblico dal «padrone di casa», Mons. Marco Gnavi, Parroco di Santa Maria in Trastevere e Delegato del Vicariato di Roma per l’Ecumenismo, è stata la volta di Don Fabrizio Fantini, Parroco del Duomo di Tivoli e Presidente di «Cultura e Solidarietà». Don Fantini ha messo in luce le finalità e gli scopi dell’Associazione tiburtina, presentando le attività che vi si svolgono quotidianamente e sottolineando come carità e cultura siano elementi imprescindibili nel percorso di crescita dei ragazzi.

In seguito si è parlato di volontariato negli ospedali e di cura ai malati terminali e puntuale è stato, a tal proposito, l’intervento del Prof. Numa Cellini, Ordinario di Radioterapia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia «Agostino Gemelli» dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Il Professore ha espresso i suoi concetti partendo da immagini della Storia dell’Arte e, come in un racconto intriso di emozioni, ha presentato al pubblico l’ambizioso progetto della Rete del Sollievo, testimoniando la necessità di garantire al paziente in fine-vita un ambiente familiare e confortevole in cui trascorrere gli ultimi giorni, una casa dentro l’ospedale.

Argomenti di bioetica sono stati invece affrontati dalla Prof.ssa Maria Luisa Di Pietro, Docente all’Università Cattolica del Sacro Cuore e alla Pontificia Università Lateranense e Membro del Comitato Nazionale per la Bioetica. La Bioeticista, esperta di fama internazionale, ha messo in evidenza come le problematiche legate alla difesa della vita abbiano una connotazione sociale e a sostegno di questa tesi, già avvalorata dal Card. Elio Sgreccia, suo Maestro e padre della bioetica in Italia, sono stati portati esempi di associazioni che in ambito civile si battono a sostegno della sacralità e dell’inviolabilità dell’esistenza umana, ritenuta un valore non negoziabile.

Magistrale è stata la relazione della Prof.ssa Maria Antonietta Coccanari de’ Fornari, che, oltre ad essere una nota Psichiatra della «Sapienza», riveste il ruolo di Presidente della Sezione tiburtina dell’A.M.C.I., Associazione Medici Cattolici Italiani. Il suo intervento, dal titolo Il rapporto con il paziente immigrato: presupposti teorici ed esperienza nel volontariato, è risultato essere un’analisi precisa e dettagliata sulle problematiche di una società che si appresta a diventare sempre più multietnica e che deve garantire, anche dal punto di vista della sanità, attenzione e rispetto nei confronti delle altre culture. Interessanti sono stati i dati che l’esperta ha esposto ai presenti illustrando le attività dell’Ambulatorio A.M.C.I.-Caritas di Tivoli, istituzione in cui si registra un progressivo aumento di richieste da parte di pazienti stranieri.
Toccante è stata l’esposizione di Suor Mariangela Marognoli, delle Suore di Carità dell’Assunzione, che nella Casa di Primavalle, «aperta a tutti!» come ha asserito la religiosa, svolge assieme alle consorelle un’opera di solidarietà a 360 gradi, ospitando chi vive nel disagio in un quartiere già di per sé difficile e problematico. È stato significativo il richiamo all’istruzione ed alla formazione culturale, che le Suore di Carità dell’Assunzione offrono ai ragazzi attraverso un servizio di ripetizioni e lezioni pomeridiane gratuite che, impartite da volontari, si realizzano in modo analogo a quanto avviene a Tivoli con «Cultura e Solidarietà». Il contributo di Suor Mariangela, che ha anche parlato a lungo di «educazione alla carità», si è concluso con la lettura di testimonianze raccolte tra gli stessi volontari del suo istituto, che definiscono appagante e soddisfacente l’impegno gratuito assicurato ogni giorno e che considerano la carità un mezzo di autorealizzazione.
E di doposcuola ha fatto cenno anche il Prof. Paolo Impagliazzo della Comunità di Sant’Egidio, che, oltre a parlare della Scuola della Pace e delle operazioni diplomatiche svolte in Mozambico dalla sua gloriosa Associazione (fondata da Andrea Riccardi nel 1968), ha commosso tutti i presenti raccontando la storia di Modesta Valenti, che, arrivata da Trieste a Roma per incontrare il Papa, finì la sua sfortunata esistenza di senzatetto tra i cartoni della Stazione Termini, dove morì in seguito ad un malore, non essendo stata soccorsa perché troppo sporca.

Dopo il Convegno, ad allietare i numerosi presenti sono stati tre amici di «Cultura e Solidarietà»: Gianni Pasqua, Alberto Maria Tarantino e Grazia Palma Testa, che hanno riproposto i divertenti ed apprezzati Incontri immaginari tra Trilussa e Tito Silvani. L’originale recitativo, che affianca ad opere poetiche di uno dei più celebri rappresentanti della letteratura romanesca gli scritti del maggior poeta dialettale di Tivoli, è stato accompagnato da piacevoli ed accurati effetti sonori, che hanno contribuito a portare nella sala un’atmosfera d’altri tempi.

Intorno alle 20.30 il gran finale, con la partecipazione alla suggestiva Preghiera della Comunità di Sant’Egidio, che ogni sera viene celebrata nella Basilica di Santa Maria in Trastevere tra canti polifonici e meditazioni.

In termini semplici ma ispirati da un sentimento profondo di carità, è stato possibile realizzare un momento di riflessione e confronto su una tematica estremamente importante e urgente, ampiamente richiamata in quel Deus caritas est più volte citato nel corso dei lavori. Del resto, mutuando le parole di Seneca (De beneficiis 6.3), è peraltro vero che «hoc habeo, quodcumque dedi», io ho quel che ho donato. Soprattutto in tempi di crisi.


                                                                                Matteo Di Vincenzo

Articolo pubblicato sul Notiziario Tiburtino, numero 6, giugno 2012


sabato 5 maggio 2012

L'esperienza del volontariato tra Cultura e Solidarietà

La locandina dell'evento
L’Associazione «Cultura e Solidarietà», Organizzazione di volontariato che opera presso il Duomo di Tivoli, organizza per il giorno 18 maggio 2012 un evento culturale sul tema: L’esperienza del volontariato tra Cultura e Solidarietà.
L’incontro, che avrà inizio intorno alle ore 16.45, si terrà presso una sala della Parrocchia di Santa Maria in Trastevere a Roma e vedrà la partecipazione di illustri relatori, che parleranno delle proprie esperienze nel campo della solidarietà, mettendo in luce i diversi aspetti che compongono il mondo del volontariato.




Interverranno al Convegno:
  • il Prof. Numa Cellini (Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma),
  • la Prof.ssa Maria Antonietta Coccanari de’ Fornari (Sapienza Università di Roma),
  • la Prof.ssa Maria Luisa Di Pietro (Università Cattolica del Sacro Cuore – Roma),
  • Suor Mariangela Marognoli (Suore di Carità dell’Assunzione),
  • Prof. Paolo Impagliazzo (Comunità di Sant'Egidio),
  • Don Fabrizio Fantini (Presidente dell’Associazione «Cultura e Solidarietà» di Tivoli).
Al termine dei lavori, intorno alle 18.30, avrà luogo la rappresentazione di un originale recitativo su un incontro immaginario di due poeti anagraficamente contemporanei: Trilussa e Tito Silvani, interpreti inimitabili del sentimento popolare della Roma Trasteverina (il primo) e della Città di Tivoli (il secondo).
L’ingresso, libero, sarà reso possibile a partire dalle ore 16.20 ca. da Via della Paglia, 14.
Per ulteriori informazioni: culturaesolidarieta@alice.it

venerdì 6 aprile 2012

L'Aquila, tre anni dopo

La strada da percorrere è ancora molto lunga.